Il combustibile più utilizzato per i gruppi di cogenerazione è il gas metano in quanto è la fonte fossile più pulita, efficiente e con costi operativi facilmente valutabili. Con la cogenerazione è possibile produrre energia termica ed energia elettrica con il medesimo impianto: alla base c’è un motore endotermico alimentato da una sola fonte primaria che genera energia meccanica che ,trasferita ad un generatore, viene convertita in energia elettrica. Il calore viene prodotto recuperando l’energia termica proveniente dai gas di scarico.
Il grande vantaggio degli impianti cogenerativi è quello dell’efficienza: questo processo rende utilizzabile e sfrutta una grande quantità di energia termica che altrimenti andrebbe dispersa. Il minor consumo di energia primaria comporta importanti vantaggi sui costi energetici e allo stesso tempo significativi benefici ambientali grazie alla diminuizione delle emissioni inquinanti in proporzione alla quantità di energia prodotta. Gli impianti di cogenerazione sono indicati in molti ambiti dall’applicabilità industriale a quella civile, le utenze che traggono maggiori benefici dall’impiego di questi sistemi sono quele che si caratterizzano per:
- consumi di energia elettrica e termica molto elevati e costanti nel tempo
- alti costi di approvvigionamento dell’energia elettrica
Perchè scegliere un cogeneratore a metano?
In prevalenza il combustibile utilizzato per alimentare il motore endotermico di un gruppo cogenerativo è il gas metano, la più pulita tra tutte le fonti fossili e disponibile quasi ovunque grazie alla rete di distribuzione presente sul territorio. L’utilizzo del gas metano riduce gli oneri di manutenzione e in generale prolunga la vita degli impianti. Allo scopo della convenienza in termini economici è fondamentale individuare la taglia di potenza che permetta di massimizzare l’autoconsumo dell’impianto e che eviti di dissipare il calore in eccesso o l’eccessiva immissione in rete di energia elettrica. Il miglior metodo per agire consiste nel procedere con simulazioni di diverse taglie di cogeneratori in relazione ai consumi storici termici ed elettrici. Un’errata valutazione in questa fase potrebbe portare ad un aumento delle tempistiche di ritorno di investimento per queste tipologie di impianto.