L’industria europea ha un ruolo fondamentale da svolgere per il passaggio ad un’economia circolare e ad impatto zero. In questa transizione gli stabilimenti europei devono affrontare una duplice sfida: ridurre le proprie emissioni e rimanere competitivi rispetto alla feroce concorrenza globale o ad inaspettate interruzioni come la pandemia Covid-19. La riduzione delle emissioni può salvaguardare la competitività dell’industria e allo stesso tempo realizzare l’attuazione del principio di efficienza energetica. La cogenerazione è un fattore chiave per costruire l’industria di domani, ridurne le emissioni e preservarne la produttività.
L’utilizzo della cogenerazione ad alta efficienza come opzione predefinita nell’industria, al posto della produzione separata di energia elettrica e termica, può portare supporto sotto diversi profili:
- Modernizzare l’efficienza energetica e le prestazioni ambientali dei processi industriali esistenti: accelerare l’adozione di nuove soluzioni vorrebbe dire dare maggior sostegno alla decarbonizzazione delle industrie per il raggiungimento della neutralità climatica.
- Decarbonizzare la produzione di energia termica: la generazione di calore sta alla base di molti processi industriali e dell’elaborazione di svariati prodotti, purtroppo questa è anche una significativa fonte di produzione di emissioni. La domanda di calore nell’industria europea per la maggior parte viene soddisfatta da fonti inquinanti e inefficienti. Molta energia termica prodotta viene oltretutto sprecata, la via da seguire è quella di promuovere un quadro favorevole per il recupero del calore di scarto in loco e/o per l’uso in fabbriche, imprese e reti di teleriscaldamento.
- Rinnovare gli impianti energetici esistenti: un maggiore sostegno a questo proposito incoraggerebbe la creazione di nuovi posti di lavoro sia nell’industria, sia nell’ambito della tecnologia che si pone l’obiettivo dell’efficientamento energetico.
Per una reale possibilità di “ripresa verde” è necessaria una promozione del ruolo e l’integrazione degli attori industriali, si devono distinguere i siti produttivi dove è necessaria una fornitura di energia continua da quelli in cui gli impianti di cogenerazione posso funzionare in modo più flessibile, in virtù delle esigenze industriali. Ciò richiede una migliore analisi della domanda di energia termica ed elettrica da parte dell’industria, per renderla conciliabile con i regolamenti UE e piani nazionali per l’energia e il clima.