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Per realizzare un impianto di cogenerazione bisogna coinvolgere diverse figure molto diverse le uni dalle altre, come i fornitori, i progettisti, gli installatori e alcune volte le ESCO (Energy Service Company). Dopo questa considerazione bisogna tenere presente la possibilità d’accedere a un sostegno statale.

Comunque in linea di massima, il ritorno dall’investimento in un di cogenerazione per l’industria si aggira intorno ai 3/6 anni. La variabile che influisce maggiormente sui tempi di payback è il prezzo del gas, o in generale, il combustibile utilizzato nell’impianto.

Il tempo di ritorno dipende anche dalle ore di utilizzo dell’impianto. Impianti industriali o civili, che funzionano circa 8.000 ore all’anno hanno tempi di ritorno più brevi (3 anni) mentre con meno ore di funzionamento e taglie minori, inevitabilmente il payback si allunga.

Quando conviene la cogenerazione

Non tutte le aziende industriali hanno la reale necessità di investire in un impianto di cogenerazione. Ma nel momento in cui si hanno ingenti consumi sia di elettricità che di gas, gli impianti CHP si rivelano la soluzione migliore.

Le altre variabili da tenere in considerazione sono:

  • come anticipato, il prezzo dell’energia elettrica e del gas, quando i prezzi sono in salita, avere la possibilità di autoprodurre energia elettrica e riscaldamento è di sicuro un vantaggio per le imprese;
  • in un Paese come l’Italia l’evoluzione della normativa è un importante punto da tenere a mente, anche se dobbiamo considerare il fatto che per la cogenerazione, negli ultimi anni, non ci sono state grosse modifiche, a differenza delle energie rinnovabili;
  • da tenere a mente sono soprattutto i Certificati Bianchi, ovvero gli incentivi;
  • bisogna valutare anche le caratteristiche di natura tecnica, nonostante la maturità di questa tecnologia, la realizzazione effettiva di un progetto, soprattutto in ambito industriale, non è sempre semplice, non solo, per la corretta manutenzione e gestione occorre rivolgersi a personale qualificato.

Ma perché quindi bisognerebbe installare un impianto di cogenerazione?

Per capirlo bisogna conoscere i suoi benefici. Innanzitutto c’è quello energetico: rispetto a quanto accadrebbe in un a gestione separata, un impianto CHP richiedere meno carburante per produrre energia elettrica e calore, permettendo un risparmio del combustibile che varia dal 10% al 30% rispetto alla gestione separata.

Si evitano perdite di trasmissione e di distribuzione quando l’elettricità circola sulle normali reti elettriche, dato  che la destinazione prevalente è l’autoconsumo. Sotto questo profilo, la cogenerazione permette risparmi sulle bollette grazie all’elevata efficienza, che fornisce una copertura soprattutto contro gli aumenti dei costi dell’energia.

Alessandro Perucca

Titolare e Fondatore della Energy Solution srl di Recco, Motori a Gas, Ricambi e Servizi per l'Industria Energetica.