Gli impianti di cogenerazione (CHP) sono un sistema in grado di produrre energia elettrica e termica utilizzando un sorgente, principalmente il gas naturale. Per fare in modo che il cogeneratore diventi anche fonte di guadagno è necessario cambiare il punto di vista, analizzando oltre che i vettori energetici in ingresso e in uscita dal cogeneratore (gas naturale, energia elettrica e termica) anche i movimenti di cassa.
In questo senso è utile ragionare sulle due uscite e sulle possibili tre entrate economiche:
- il contratto di fornitura di gas e l’acquisto di energia elettrica dalla rete;
- la vendita dell’energia elettrica prodotta, i certificati bianchi per la cogenerazione ad alto rendimento (CAR);
- e il profitto generato dal mercato dell’Emission Trading relativo alle quote di CO2.
L’evoluzione del mercato dell’energia e la digitalizzazione della rete permettono di fare un passo in più: rendere il cogeneratore parte attiva degli utili aziendali, migliorando la produzione per fare in modo che (oltre a soddisfare il fabbisogno del processo produttivo) produca guadagni aggiuntivi valorizzando l’energia prodotta in eccedenza, ottenendo il maggior numero di certificati bianchi CAR, gestendo al meglio gli obblighi connessi all’Emission Trading Scheme, anche in considerazione del valore delle quote CO2.
L’innovazione tecnologica, attraverso hardware e software, ottimizzando la produzione, aumentano l’efficienza degli impianti, utili per misurare i risparmi, prevedere le migliori condizioni di vendita dell’energia, consentendo la partecipazione a tutti i mercati (MGP, MI, MSD).
Analizzando i profili di consumo storici e previsionali del processo produttivo, si è in grado di modellizzare i vettori energetici adeguando con precisione l’energia prodotta alle esigenze di autoconsumo, quindi valutare se esistono le condizioni per produrre energia in eccedenza da veicolare sul Mercato del giorno prima, sul Mercato infragiornaliero e/o sul Mercato dei servizi di dispacciamento.
L’analisi delle eventuali sovrapproduzioni è confrontata con l’andamento del mercato elettrico e le previsioni di richiesta di energia da parte di Terna, per valutare se esistono condizioni oggettive di guadagno dalla vendita dell’energia in eccedenza. La soluzione prevede anche di valutare i Certificati Bianchi da Cogenerazione ad alto rendimento cui si ha diritto, quindi agire sulle flessibilità dell’impianto per ottenerne il maggior numero.