L’incremento dell’impiego di impianti cogenerativi è strettamente legato all’evoluzione della normativa italiana ed europea che ha come soggetto l’autoproduzione e l’efficienza energetica. La prima normativa che ha promosso l’uso e lo sviluppo di questa tecnologia è stata la direttiva n°2004/8/CE definendo la cogenerazione ad alto rendimento (CAR) e il concetto di calore utile.
Questa direttiva è stata abrogata dalla n°2012/27/UE sull’efficienza energetica che ha lasciato invariati i principi stabiliti dalla precedente. Principi che definiscono la CAR e che quantificano l’energia elettrica cogenerativa, sono stati recepiti con il decreto ministeriale del 04/08/2011 promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Ambiente.
I parametri che definiscono la CAR sono molto importanti in quanto fondamentali per accedere all’incentivazione dei Certificati Bianchi. Di questo si occupa il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che fa fronte al riconoscimento del funzionamento CAR per le unità e gli impianti di cogenerazione che lo richiedono.
I Certificati Bianchi non sono l’unico incentivo di cui possono beneficiare gli impianti di cogenerazione. In quanto sistemi di autoproduzione elettrica possono avvantaggiarsi di una parziale defiscalizzazione dell’accisa sul combustibile utilizzato. Quando il gas naturale viene utilizzato per produrre energia elettrica, l’accisa viene calcolata forfetariamente su 0,25 m³ per ogni kWh elettrico prodotto dall’impianto. Per i restanti 0,75 m³, si applica l’accisa relativa all’utenza considerata (usi industriali o civili). Se l’impianto di cogenerazione è collegato ad una rete di teleriscaldamento e se il rapporto tra l’energia elettrica prodotta e l’energia termica immessa nella rete è superiore al 10%, si applica l’accisa prevista per gli usi industriali sulla quota di gas metano utilizzato per il teleriscaldamento.
E’ inoltre prevista una possibilità d’incentivazione anche per gli impianti di micro cogenerazione, cioè quelli utilizzati prevalentemente in ambito residenziale. In particolare gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti termici con la microcogenerazione, esiste la possibilità di accesso all’ ecobonus fiscale del 65% sull’efficienza energetica, fino a un massimo di 100.000 euro.